In tutti i paesi in cui c’è il proporzionale le forze politiche rappresentate in Parlamento sono sette o otto, al massimo una decina. Con il maggioritario si spinge verso due o tre coalizioni o partiti eterogenei, che poi, sistematicamente, si rompono dopo le elezioni. Soltanto nell’ultima crisi di governo il Capo dello Stato ha incontrato la cifra record di 23 delegazioni parlamentari.
Non è migliorato nulla in termini di stabilità, se in 22 anni di maggioritario in Italia sono comunque cambiati 14 governi e ci sono state ben due legislature cadute dopo soli due anni. Alcuni governi si sono retti soltanto sul voto dei senatori a vita. Semmai, con il proporzionale, ci sono sempre state lunghe fasi di continuità politica (in Germania interi ventenni, in Italia e nei paesi scandinavi anche quattro decenni consecutivi).
Con il proporzionale gli accordi nascono alla luce del sole dopo i risultati delle elezioni. Così avviene in quasi tutti i paesi europei. Quasi un quarto di secolo di maggioritario non ha evitato inciuci tra forze politiche che hanno rotto le forzose coalizioni precedenti al voto o grazie a singoli parlamentari che hanno cambiato casacca (si è passati da 12 a 55 cambi l’anno con l’introduzione del maggioritario).
Mai scandali e clientelismo hanno raggiunto livelli così elevati da quando è stato introdotto il maggioritario nel 1994. Non sono le preferenze ad aumentare il clientelismo. Infatti, il clientelismo dei galoppini locali è ancora più spinto se bisogna convincere gli elettori a votare una lista bloccata di candidati sconosciuti. Allo stesso modo, cresce con i collegi uninominali maggioritari nei quali il candidato non si può scegliere (è stampato sulla scheda) e la dimensione è localistica (i collegi sono più piccoli di una provincia o di un quartiere di una grande città).
Con il maggioritario dei collegi uninominali, che sono piccoli e locali, diventano decisivi i partiti piccolissimi di scala territoriale. E con il sistema dei premi di maggioranza nazionale, invece, i principali partiti o le coalizioni, pur di arrivare primi e prendersi il premio, imbarcano tutto e il contrario di tutto, polverizzando la presunta stabilità della maggioranza.
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Proporzionale è quel sistema nel quale i seggi dei rappresentati dei cittadini vengono attribuiti in proporzione ai voti assegnati dagli elettori.
Per valutare se un sistema elettorale è proporzionale o maggioritario bisogna considerare i suoi effetti nel suo complesso.
Il proporzionale favorsce gli inciuci?
Aumenta il clientelismo? Favorisce la frammentazione?
E il maggioritario garantisce stabilità e governabilità? Elimina i ricatti?
A queste domande proviamo a dare una risposta. E spesso la realtà non è quella che sembra....